IL DOTTOR FORMENTANO E I SOCI FONDATORI

 

Nel lontano 1926 il dottor Vittorio Formentano ebbe l’intuizione della grande necessità di sangue umano necessario per le trasfusioni. Quella semplice ma fondamentale intuizione fu fatta propria da molti uomini e donne e venne raccolta anche da una piccola donna, dal grande cuore, Maddalena Baravalle nel 1939.

Durante la guerra “Magna Lena” fu sfollata a Fossano ed iniziò il suo volontariato presso il nostro ospedale. Qui incontrò un giovane medico, il dottor Roberto Viglietta, al quale propose di costituire anche a Fossano un gruppo di Volontari del Sangue. Al suo appello su “La Fedeltà” del 5 dicembre 1945 risposero, oltre al dottor Viglietta, suo padre Matteo, lo zio Carlo, il maestro Luigi Brizio, don Raffaele Volta, il maestro Federico Barbero, il signor Sebastiano Tomatis, che formarono il gruppo dei Soci Fondatori. Ad essi si unirono altri volontari: così iniziarono le prime donazioni di sangue all’Ospedale di Fossano. Nel 1946, primo anno, i donatori furono 16 e le donazioni 45.

Pian piano l’idea lanciata da “Magna Lena” venne propagandata sui giornali locali; attecchì ed il gruppo si fece più numeroso.

Per dare lustro alla Sezione nascente venne ideato e realizzato, grazie al paziente lavoro delle Figlie della Carità dell’Ospedale Maggiore, il primo labaro, benedetto dal Vescovo Monsignor Dionisio Borra, il 18 maggio 1947.

GLI ANNI ’50 e ’60: LA CRESCITA

 

L’aumento costante del numero dei donatori, la necessità di registrare in maniera corretta le donazioni e la volontà di essere disponibili per le necessità dei donatori stessi rese necessario disporre di una sede propria per le riunioni e per la vita della Sezione. Dopo lunghe quanto infruttuose ricerche, l’autorità comunale, nel 1954, concesse in uso la ex stalla della casa dei cantonieri in via Lancimano, di fronte all’Ospedale. La sede per vari anni servì allo scopo, fino al 1969, quando il Comune decise l’abbattimento della casa. Oggi quello spazio si chiama “Largo Volontari del sangue” come ha voluto l’Amministrazione comunale nel 1985.

L’Avis rimase di nuovo senza sede fino al 1971, anno in cui il Comune mise a disposizione i locali della Società Operaia (cortile cinema Astra). Ormai i donatori attivi erano 200e le donazioni 362.

Gli avisini non solo aumentavano sempre più, ma provenivano anche dai paesi limitrofi. I primi a costituirsi come Gruppo furono i donatori di Sant’Albano Stura nel 1955. Nel 1958 venne benedetto il loro primo labaro. Nel 1975 nacquero i Gruppi di Genola e Trinità.

Il 27 maggio 1956 la Sezione di Fossano festeggiò il primo decennale, questa tradizione verrà mantenuta per i successivi decennali. Due anni dopo moriva, all’età di 79 anni, Maddalena Baravalle lasciando una città in lacrime nel ricordo della sua instancabile attività caritativa. Nel suo testamento scriveva: “Lascio 20.000 lire alla mia diletta Associazione Volontari del Sangue” e più oltre “La medaglia ed il distintivo d’oro che ben immeritatamente mi fu conferito dall’Avis ritorni all’Associazione di Fossano: servirà per un altro”.

Nel 1968 una legge consente al donatore di astenersi dal lavoro il giorno del prelievo e il diritto alla normale retribuzione, corrisposta dal datore di lavoro, che può chiedere il rimborso all’istituto di assicurazione contro le malattie cui è iscritto il donatore.
Un anno importante nella vita associativa è il 1974; in quell’anno morì il cavalier Ponzo che fu l’anima ed il sostegno della Sezione per 27 anni. Per ricordare degnamente la sua opera e la sua memoria, l’Avis pubblicò il primo numero del periodico “Dal Sangue la vita” che diventò l’organo di informazione di tutti gli avisini della città e dintorni e che pubblica ancora oggi notizie per tutti i donatori.

GLI ANNI ‘70: LA PROPAGANDA E L’AUTOSUFFICENZA

 

Il Giornalino fu solo uno dei metodi di pubblicità della Sezione che indisse anche concorsi bandi su disegni, scritti e poesie per gli alunni delle scuole elementari, promosse corse podistiche e si dotò di un’autoemoteca mobile. Nel 1975 si raggiunge il traguardo della millesima donazione nel corso dell’anno e già l’anno successivo le donazioni diventano 1500. Per la prima volta tutte le necessità dell’Ospedale di Zona sono soddisfatte. Il 1976 è l’anno del trentesimo anniversario di fondazione della sezione ma è anche l’anno del terremoto in Friuli: gli avisini fossanesi si distinguono prestando la propria opera e acquistando ben tre roulotte da destinare al comune di Osoppo. Un aiuto per superare l’inverno in condizioni meno disagiate.

GLI ANNI 80: LA NUOVA SEDE

Alla luce del sempre maggior numero di attività svolte dalla Sezione, la sede allora in uso non bastò più alle necessità della Segreteria. Nel 1984 il Consiglio Direttivo fece un passo decisivo e coraggioso: l’acquisto di un alloggio in via Roma da trasformare in Sede Sociale contando sull’appoggio ed il sostegno, nelle forme più svariate ed opportune, dei donatori e dei fossanesi. L’inaugurazione si tenne il 13 settembre 1986, alla vigilia dei festeggiamenti per il quarantennale della Sezione.

Nello stesso anno, un gruppo di donatori di sangue costituì il Gruppo AIDO di Fossano.

Dal 1987 al 1995 crebbe ancora il numero dei donatori e delle donazioni fino a superare i 1000 donatori nel 1995.

Per quanto riguarda le attività della Sezione, nel 1988 si sperimentò una nuova iniziativa a favore dei soci: il soggiorno al mare a prezzo agevolato per i benemeriti donatori ultrasessantenni.

Il 12 ottobre del 1989, l’Avis di Fossano e le altre associazioni italiane dei donatori di sangue, organizzarono una giornata di “civile protesta” contro la lentezza nell’approvazione della legge quadro che avrebbe dovuto regolamentare la raccolta, lavorazione e distribuzione del sangue e dei suoi derivati. Quella legge verrà infine approvata nel maggio del 1990.

GLI ANNI NOVANTA: ARRIVA LA PLASMAFERESI

 

Nel 1994, dopo lunghe insistenze, fu resa disponibile l’apparecchiatura per la plasmaferesi che cominciò a funzionare due mattine la settimana.

Ad ottobre si inaugurò la sezione ADMO.

Il 26 giugno del 1996, giorno del Palio cittadino,  si festeggiarono i primi 50 anni della Sezione: durante la festa più di 70 labari delle Sezioni consorelle sfilarono in corteo.

Anche la 12^ edizione della Strafossano, si svolse in ottobre in onore dell’Avis ed il ricavato venne devoluto all’acquisto di attrezzature per il Centro prelievi: una nuova poltrona per i donatori, una bilancia basculante e una saldatrice automatica per le sacche; vennero inoltre potenziati i computer della sala donazioni e della Sede.

Nel 1999 arrivò a scadenza il mandato del presidente della Sezione dotto Enzo Brizio e venne eletto Felice Mascarello che restò in carica fino al 2002 anno dell’elezione di Giorgio Sanmorì che mantenne la presidenza fino al 2008.

Importanti gli obbiettivi fissati dai direttivi: una incisiva campagna di sensibilizzazione per promuovere nuove donazioni; l’agevolazione delle donazioni grazie all’attivazione della giornata del lunedì; il rilancio della vita associativa con particolare attenzione verso i giovani.

IL NUOVO SECOLO: LE 60 PRIMAVERE

 

Il nuovo secolo portò due lutti in seno alla Sezione: si spensero infatti il maestro Federico Barbero nel 2002 ed il maestro Gino Brizio nel 2004, ambedue soci fondatori.
Il 2003 vide la nascita della “Pedalata ciclo gastronomica”, un appuntamento che, con gli anni, è diventato una tradizione consolidata che unisce lo sport alla sensibilizzazione verso la donazione.
Il 14 gennaio 2006 viene presentato ufficialmente il progetto Avis-Atletica 75 Fossano, un sodalizio che accomuna sport e volontariato con l’intento di dare maggiore visibilità all’importanza della donazione di sangue.
Nel settembre 2005 per la prima volta due squadre amatoriali dell’Avis parteciparono alla Staffetta Fossano-Migliorero e ottennero buoni risultati.
Sempre nell’ambito del binomio Avis-Sport, la Strafossano del 2006 venne corsa per l’Avis. Il ricavato della vendita dei pettorali, infatti, unitamente alle offerte e ad un sostanzioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino fu destinato al progetto di ampliamento dei locali del Centro di raccolta sangue posto al pianterreno dell’Ospedale cittadino.

Il 19 maggio 2006 si raggiunse il traguardo delle settantamila donazioni dal 1946 ad oggi.

L’11 giugno 2006 si festeggiarono i 60 anni. Centinaia di avisini parteciparono alla suggestiva manifestazione organizzata per questo anniversario a cui si aggiunse la consegna degli Oscar della Generosità da parte dell’Avis Provinciale. Dopo la Messa in Cattedrale celebrata dal vescovo Monsignor Cavallotto e animata dalla Corale di Sant’Antonio Abate, seguì la sfilata in via Roma con oltre settanta labari di Sezioni consorelle. Nel Castello degli Acaja avvenne la premiazione dei 395 donatori che avevano raggiunto un numero ragguardevole di donazioni.
In quel decennio non mancarono i momenti conviviali.  Numerose le gite sociali che contribuirono a mantenere saldo il legame tra i donatori; tra le mete il lago di Viverone, il lago di Como, Genova, Lugano, Alassio, l’Ungheria e la Polonia, la Bretagna, il Sacro Monte di Oropa, il lago d’Orta.
Se nel 2006 la Sezione celebrò i 60 anni, nel 2005 avevano già festeggiato con “anniversari più giovani”, ma altrettanto importanti, i Gruppi di Sant’Albano, con i 50 anni, e Genola e Trinità con i 30. Il 2006 vide anche la nascita del Gruppo di Salmour.
Importante il ruolo divulgativo ed educativo svolto dalla Sezione nell’ambito della salute pubblica con l’organizzazione di serate mediche che hanno trattato temi quali la depressione, la malattia arteriosclerotica, le terapie non convenzionali, le dipendenze da alcool e fumo e la medicina trasfusionale, incontro, quest’ultimo, tenutosi in occasione dell’inaugurazione del rinnovato Centro di raccolta sangue il 20 settembre 2006.
Nel 2008, in occasione del tragico evento dell’esplosione del Molino Cordero, l’Avis apre una sottoscrizione per la raccolta di fondi in favore degli orfani delle vittime.

DAI 60 AI 70 ANNI DI FONDAZIONE

 

Nel 2008 arrivò a scadenza il mandato del presidente della Sezione Giorgio Sanmorì e venne eletto il dott. Giovanni Bongiovanni che restò in carica fino al 2013, anno della rielezione di Giorgio Sanmorì che mantenne la presidenza fino al 2017. Nel corso di quegli anni la storia della sezione fece registrare eventi ed iniziative di rilievo.

A causa dei lavori di risistemazione di via Lancimano e della piazzetta di fronte all’ospedale SS.Trinità fu necessario lo spostamento del monumento che ricorda i Donatori di sangue della nostra città ed i Donatori di midollo osseo della locale sezione ADMO. Le due stele furono riposizionata nell’area verde a fianco della vecchia chiesa del Salice all’inizio di viale Alpi. La cerimonia di inaugurazione si svolse il 9 giugno 2012 con la benedizione del “nuovo” monumento da parte del Rev. Don Raffaele Volta, uno dei fondatori della sezione fossanese.

Il 29 maggio 2011 furono festeggiati i 65 anni di fondazione della Sezione con celebrazioni liturgiche e civili e con il meraviglioso spettacolo delle Fontane luminose.

Per coinvolgere i giovani e invogliarli a diventare donatori furono istituite negli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012 Borse di Studio per studenti donatori e studenti figli/fratelli/sorelle di donatori appartenenti alla Sezione Avis di Fossano diplomati all’Esame di Stato.

 

Furono realizzate tre edizioni di un Concorso fotografico su vari temi, con relativa mostra e premiazione in occasione del Concerto di Natale, iniziativa che riscuoteva sempre ampio plauso de parte degli spettatori.

Le foto vincitrici venivano poi utilizzate per pubblicare il Calendario dell’Avis fossanese.

Sempre affollate le gite sociali e quelle per camminatori: tra le mete Pavia e la Certosa, Mantova, Lucca, Aosta, Colle don Bosco e Abbazia di Vezzolano. EXPO di Milano, l’entroterra di Alassio e di Borgio Verezzi.

 

In occasione della “Festa della Befana” del 2014 fu organizzata la manifestazione “Befanavisina”, con giochi, ricchi doni e “calze della Befana” per i figli dei donatori attivi, evento destinato a riscuotere ampio successo anche nelle edizioni successive.

 

 

Con l’abbraccio di tante, tantissime sezioni consorelle si svolsero il 17 aprile 2016 i festeggiamenti ufficiali per il 70° anniversario di fondazione della Sezione. Per l’occasione furono assegnati gli “Oscar della generosità” a donatori benemeriti particolarmente meritevoli per l’impegno profuso nel corso degli anni al servizio all’associazione.

Nello stesso anno ricorsero i 10 anni di fondazione del gruppo di Salmour, mentre l’anno precedente si era celebrato il 40° anniversario dei gruppi di Genola e di Trinità.

 

100.000 DONAZIONI

Il 29 marzo 2017 la Sezione festeggiò le 100.000 donazioni che scrissero la storia dell’Avis fossanese dal 1946. L’onore di “tagliare il traguardo” con il suo atto di generosità toccò ad una giovanissima donatrice, affiancata, per l’occasione, dal presidente neo eletto Elio Reynaudo e dal presidente uscente Giorgio Sanmorì, oltre che da alcuni volontari Tra i presenti anche il sindaco Davide Sordella che omaggiò la donatrice di una stampa dal forte richiamo allo spirito di solidarietà, vero supporto di una città.